Da parte del Segretario Generale di
Carissimi,
sicuramente molti di voi avranno notato come, negli ultimi giorni, si sia riaccesa la vergognosa campagna mediatica contro l'utilizzo del modello animale nella ricerca biomedica. Nello scorso fine settimana sono stati mandati in onda in diverse trasmissioni (Striscia la Notizia, Studio Aperto e TG1) servizi nei quali veniva data la parola solo agli esponenti della Lega Anti Vivisezione che, come al solito, hanno diffuso notizie false e totalmente incoerenti.La maggior parte dei servizi trattava la vicenda della cessione di una colonia di macachi da parte dell'Università di Modena ad una associazione che si occupa del recupero di animali a fine sperimentazione; ovviamente tutti i servizi e gli articoli di stampa trattano la vicenda parlando di "vivisezione, un inutile orrore" e descrivendo l'accaduto come una vittoria del mondo animalista contro la crudeltà dei ricercatori.Ovviamente stiamo agendo nelle sedi opportune per cercare di contrastare questa ondata di disinformazione ma vorrei dare a tutti voi soci una ricostruzione precisa della vicenda dei 16 macachi dell'Università di Modena.
1) la ricercatrice titolare del progetto e dell'autorizzazione ministeriale è docente dell'Università di Modena
2) il progetto è stato autorizzato dal Minsitero della Salute a giugno del 2013 e aveva una durata di 3 anni, quindi scadeva a giugno del 2016
3) l'autorizzazione era per l'uso di 9 macachi ma ne sono stati impiegati meno; lo scopo del progetto era lo studio del coinvolgimento del sistema fronto-cerebellare nei processi cognitivi e di orientamento
4) il laboratorio è stato costretto a sospendere gli esperimenti a causa della mancanza di fondi
5) la cessione degli animali è stata discussa con la LAV nell'estate del 2015
6) il trasferimento degli animali è avvenuto solo nel settembre del 2016 perchè la LAV non disponeva di una struttura idonea ad ospitarli; è trascorso un anno dall'accordo prima che il centro dove sono ora fosse autorizzato
7) nel momento dell'entrata in vigore del D.Lvo 26/2014 (aprile 2014) gli animali sono stati separati e non ci sono più state nascite (ricordo infatti che il decreto prevede lo stop dell'allevamento).
8) i 16 macachi presenti avrebbero potuto consentire la prosecuzione degli esperimenti, che sono stati sospesi solo a causa della mancanza di fondi
9) le gabbie in cui erano mantenuti i macachi erano a norma di legge e avevano una parte al chiuso e una all’aperto
10) i macachi erano alimentati con la stessa dieta che viene somministrata in tutto il mondo, composta da una parte di cibo secco, supplementata da semi di girasole, frutta e verdura fresche
Come potete capire si tratta ancora una volta di una grave sconfitta del mondo della ricerca italiano che non ha più i fondi necessari per poter svolgere le proprie attivita; a fronte di questa triste realtà alcuni gruppi di interesse non esitano a strumentalizzare la situazione per trarne benefici personali.
Spero di avervi fornito informazioni utili a comprendere meglio la situazione e vi informo anche del fatto che l'associazione Pro-Test sta raccogliendo firme su una lettera aperta inviata al direttore del TG1 per lamentare la totale parzialità del servizio mandato in onda; a questo link trovate la lettera:
https://www.change.org/p/lettera-al-direttore-del-tg1-sulla-propaganda-animalista-contro-la-ricerca-scientifica
Un cordiale saluto a tutti
Giuliano Grignaschi
Segretario Generale Research4life
www.research4life.it
Cell: +39 366 4648993